lunedì 28 novembre 2011

MUFIN alla livornese {e non solo...}

No si scherza con il baccalà...  ma si che ci può giocare! E la prova la trovate sull'MTChallenger, di questo novembre... 
Chi non ci credeva nella versalità di questo pesce dovrà farci una ragione ( lo detto, ci sarebbe una ricetta per ogni giorno dell'anno...) 
Pure io ho avuto "l'ospite" a casa, e mi sono divertita assai a cucinare ed "assaggiare" e non soltanto a pranzo e a cena, ma anche a merenda e a colazione. Si, perchè la colazione salata è per me un bel svegliarsi... mi mancano i sali minerali al mattino, più che gli zuccheri!!!
Mufin, mufin, mufin! Al baccallà con ripieno di pomodoro! 






Mufin livornesi a colazione:
(10 pezzi)


250 g. di baccalà (dissalato, senza spine e sminuzzato)
300 g. farina
3 uova
100 ml. latte
100 ml. olio di girasole
1/2 busta di lievito
1 cucchiaio di bicarbonato
1 cucchiaio e 1/2 di miele (mille fiori)
3 spicchi d'aglio
un pizzico di sale
2 cucchiai di zucchero
2 pizzichi di prezzemolo
1/2 baratolo di pelati 
olio extra vergine


In una padella, con un filo d'olio far saltare i pelati, schiacciandoli un pò con il mestolo, aggiungere un cucchiaio di zucchero, un pizzico di sale e far addensare. Mettere da parte.
In un'altra padella fare insaporire l'olio con gli spicchi d'aglio, quando sono ben dorati prelevarli e versarci il baccalà, dorarlo e girarlo in modo che si spezzetti il più possibile, poi mettere da parte a raffreddare. 
(Preparare una teglia per mufin, la mia e da 6, ma ne ho utilizzato due anche se mi sono avanzati 2 da riempire, io ho messo i pirotini)
In una ciotola sbattere le uova intere insieme al latte, aggiungere il prezzemolo tritato, il baccalà, lo zucchero, il miele e amalgamare. A questo punto aggiungere l'olio, la farina, il lievito e il bicarbonato, un pizzico di sale e amalgamare velocemente l'impasto.
Riempire metà degli stampi, posare al centro un cucchiaio abbondante dei pelati previamente preparati, e coprire con altro impasto a un centimetro del bordo.
Con il forno caldo cuocere per 40 minuti a 180°.









{e non solo...}
...non solo perche non potevo non fare la ricetta originale, alla livornese, così come è stata proposta da Cristina , magari con qualche problema di preparazione (tipo che metà del baccalà l'ho cotto con la pelle e l'altra metà no, chissà dove avevo la testa... magari proprio su i mufin...!Così ho dovuto avere il doppio di cura di non farlo spappolare! 
Ma è stato molto gradito con un bis della "cavia" di casa (che non è Frida, ma il tarantino...)


E con questa, metto il punto al baccalà. Appunto, con queste olive nere!!!! 






Sempre al filo... questi due baccalà sono per l 'MTChallenger  di novembre per la sfida lanciata da Cristina di Insalata mista

venerdì 25 novembre 2011

BROWNIES alla birra nera {il dolce delle promesse...}

Se penso a un dolcetto mi viene in mente lei e se poi penso ai brawnies non posso che pensare a loro ! Sono una di "colpo di fulmine". Niente, me ne sono innamorata... devo dire però, che la birra è stato i tasto detonante, non dirmi che non è un ingrediente speciale!! 
Ma non finisce qui, ho messo anche qualcosa di mio perche nella mente mi frullava un qualcosa di "croccante" per questa meraviglia morbida e libidinosa, ed ecco che le mandorle tostate del nonno ci dovevano stare benissimo, e poi, visto che sono amante del cioccolato dark, ho sostituito la parte di cioccolato al latte, della ricetta originale, sempre con cioccolato fondente. Più cioccolatoso di così si può? naaaaaaaa...! 
Vediamo cosa ne pensa Fede, esperto di dolci... questi li ho promesso che saranno suoi. 
- Fede, hai ancora il "bonusdulcis" vero? (Manu, perdonami!)



Ingredienti:
( per una teglia di ca. 31x21 cm = 24 brownies)

325 g cioccolato fondente tritato (83%)
70 g burro a pezzetti 
95gr di cacao amaro in polvere
140gr farina 00 
pizzico di sale 
4 uova
200gr zucchero canna (mascobado)
100g. di mandorle tostate e trittate
1 bottiglia, 330ml. di birra nera (io Stouterik, birra nera belga)
gocce di cioccolato fondente

Prima di tutto, preparare una teglia foderata di alluminio e imburrarla.
Sciogliere cioccolato fondente e burro, a bagnomaria o al microonde, ma non farli bruciare e mescolarli ogni tanto. Fare intiepidire.
In una ciotola capiente sbattere le uova e lo zucchero fino ad ottenere una crema spumosa. Incorporare lentamente il cioccolato, in modo che il calore del cioccolato non cuocia le uova. Aggiungere le mandorle tritate, amalgamare, versarci la birra e il composto di farina e cacao settaciati con il pizzico di sale.
Versare il composto nella teglia, e se volete farlo ancora più cioccolatoso (io l'ho fatto) distribuire sulla superficie delle gocce di cioccolato.
Con il forno già caldo, cuocere per 30 minuti a 190°. Fare sempre la prova dello stechino inserendolo nel centro del dolce, deve uscire pulito (se no, prolungare ancora la cottura).
Lasciar raffreddare per un’oretta, togliere dalla teglia e far raffreddare completamente per potere tagliare, come è solito, a quadretoni... una meraviglia delle meraviglie!



Nota: non vorrei chiudere questa ricetta senza dire alla Giusi che lei sarà 
sempre la prima ad assagiare qualsiasi cosa al cioccolato che porterò in ufficio!



Questa ricetta assai tutta coccola, vorrei mandarla a la dolce Alice Ginevra, la bimba di Sabrina e Luca di Sapori divini, che stano preparando la raccolta di ricette d'autunno per la loro pupattola ... 




...ma non vorrei perdermi ne anche il contest di I can has pancakes che più cioccolatoso non si può! ... si può? naaaaaaaa...! 



martedì 22 novembre 2011

Millefoglie di BACCALA' alla livornese {tondo, che fa chic!}

E pensare che questo estate mi ero proposta di fare 365 ricette con il baccalà... e sono soltanto a 3!
Ma ecco che arriva l'MTC di novembre e mi rinfresca la memoria. Si perche questa volta tocca al "pesce" salire sul tavolo del MTChallenger , e lo fa con niente di meno che con il baccalà alla livornese, che molto saggiamente ha proposto Cristina di Insalata mista
(grazie Cristina, perche lo sai? Questa la terrò come la n.4 della mia lista... e siamo a - 361)
Per me questo pesce è di casa, pensate che noi, d'estate lo mangiamo crudo condito con l'olio e i pomodoro fresco (esqueixada de bacallà). Niente, ho un debole per questo animaleto, e spesso ne ho un pezzo in frigo, sotto sale. Questa volta però ero senza è ho messo rimedio comprandone un pezzo sotto sale, quello più grande che c'era, un signor pezzo di 1k. 200g. che ho tenuto in ammollo per 3/5 giorni cambiando spesso l'acqua, tale e come mi ha insegnato mia nonna.
(credo che 200g. le ho fatti fuori io, assaggiandolo crudo con la scusa di vedere come era di sale...)




e si...col mangiare non si gioca, ma non ci posso fare a meno! Sono nel mio periodo delle geometrie , come ha detto più di uno... si vede? Dopo il quadrato e il triangolo tocca il cerchio, poi si vedrà! 






Ingredienti per le crepe tonde della mille foglie: 
(che fa molto figo, ma in realtà sono 10, anzi 5 per ogni porzione...)

1 uovo
200ml. di latte
2 cucchiai di farina (o farina di mais per gluten free)
un pugno di prezzemolo tritato
sale
olio extra vergine


Ripieno "livornese":
400g. di baccalà (disalato e senza spine)
350g. di pomodori pelati
olio extra vergine
3 spicchi d'aglio




Per le mille foglie...versare tutto nel recipiente del frullatore o minipimer e frullare. Versare un cucchiaio d'impasto in una padellina piccola, con qualche goccia di olio, e cuocere da ambi parti, ne devono uscire 10, io ho questa di padella che utilizzo per mille cose!
Mettere via una sopra l'altra e con un coppa pasta tondo tagliarle tutte in un solo colpo!
(gli avanzi delle crepe, quelle intorno al coppa pasta, le avviamo assaggiato io e mio marito... ovviamente)


Per il ripieno... tritare i pelati e soffriggerli in una padella con un pò d'olio a metà cottura quando si è ridotto un pò il sugo, aggiungere un cucchiaino di zucchero e finire la cottura regolare di sale. 
A parte, in un'altra padella, far dorare gli spicchi d'aglio con del olio e mentre sminuzzare grossolanamente il baccalà. Una volta insaporito l'olio togliere l'aglio e friggerci il pesce fino che vedete che comincia a dorasi.

Prepare il piatto... Coppa pasta al centro del piatto. Appoggiarci la prima crepe, versare del baccalà e sopra condire con la salsa di pomodoro, altra crepe, altro baccalà e ancora salsa, e così fino arrivare alla quinta crepe. Servire con qualche cucchaio di salsa al pomodoro a fianco e qualche fetta di panne per fare la scarpetta (qui è concesso)!





Adesso però sono d'obbligo le presentazioni, ecco a tutti voi che vi presento l'inquilino del frigo di casa, questa settimana, tenuto sempre a bagno per 3 giorni e con tanto di lavaggi per far sparire ogni traccia di sale.







Ecco, fatte le presentazioni, passiamo al dunque... questa mille foglie è per l 'MTChallenger  di novembre, per la ricetta del baccalà alla livornese di  Cristina di Insalata mista

















domenica 20 novembre 2011

ZUCCA & CASTAGNE stufatte (gluten free)

Ci voleva in questi giorni alla sera un qualcosa di caldo, appena sfornato magari dentro le mie nuove cocotte a forma come no, di zucca! 
Alla sera in questi giorni arrivo sempre tardi a casa, esco tardi dall'ufficio, i mezzi in ritardo, freddo, nebbia e poca voglia di fare i lavori a casa... ancora non ho finito il cambio di guardaroba vado in giro con le canottiere stive e un golfino, finirò per ammalarmi! Ba beh... diciamo che mi prendo le cose con calma.
Con calma mi sono messa a fare a dadini la zucca e pelare le castagne che avevo bollito ieri. Devo dire che con pochi ingredienti ne è venuto uno stufato spaziale, dolce e delicato, dove ogni ingrediente si legava perfettamente ma si riusciva a distinguerli a ogni boccone! Questa volta il gluten free non è verde ma arancio!





per 2 coccote:
350 g. di zucca a dadini
100 g. di castagne bollite e pelate (13/15 pezzi)
5 rondelle di porro
150 ml. di latte
olio extra vergine
sale
formaggio grattugiato a piacere


In una ciotola mescolare i dadini di zucca, le castagne a pezzetti e il porro (tenere da parte qualche castagna intera). Condire con del sale, olio e una spolverata di parmigiano. riempire le coccote o pirofile e versarci il late metà per ogni una, ancora un pò di parmigiano e infornare per 40 minuti a 190° a forno caldo. Una volta sfornato agiungere un filo d'olio a crudo e decorare con le castagne intere, cucchiaio in mano e... goduria per il palato! A volte e semplice essere felice!






Tutti i mesi, Ambra del gatto ghiotto  organizza una raccolta con dei prodotti di stagione per la sua piccola bottega di campagna, questa volta sono la zucca e le castagne a fare da padrone e questo stufato non poteva mancarci!





sabato 19 novembre 2011

Maccheroni alla Rossini e non solo...!

Se passi da loro diventi matta e lo schermo lo pulisci leccando per ore e ore le foto! Le donne del Menu Turistico hanno una marcia in più e le loro ricette sono collaudate e goduriose. 
Ed è proprio da loro, nella credenza dove si trovano i piatti storici, che scoperto il signor Rossini e i suoi maccheroni! 
Poi ho pensato a Eli di Cuocicucidici e il suo "THE RECIPE-TIONIST " che trovo sia una grande idea e visto che al precedente, quello con Meggy, non ho fatto in tempo a partecipare, questa volta mi sono messa mani all'opera! 
E così è stato. Il signor Rossini e i suoi maccheroni sono passati da casa mia... e valga la redondanza, ma ogni forchetata era musica per il palato! 





La ricetta la trovate qui da loro, perche seccondo me è d'obbligo leggere tutto il loro post, e perche è vero... "la Cucina è cultura..."


Riguardo gli ingredienti, magari anche per voi sarà dura trovare un tartufo a portata di mano, ma anche nella ricetta del Menu Turistico hanno utilizzato, come me, quello sotto olio. 
Nelle regole del "THE RECIPE-TIONIST" si può cambiare o sostituire uno degli ingredienti, a vostra scelta, ma vi assicuro che proprio il tartufo è uno di quelli al quale vi consiglio vivamente di non rinunciare! Il profumo che si crea con il tartufo e l'arancio è una cosa da brivido, meglio delle candele profumate!



Cara Eli, Daniela e Alessandra, ecco il mio "plagio" che con tutte le buone intenzioni ho fatto, soltanto che ho modificato le dosi, visto che mio marito è un "pastaro" in vece di 200g di pasta io ne ho fatto 300 di conseguenza ho aumentato gli altri ingredienti in proporzione.
Ho cambiato il tipo di pasta, i maccheroni sono diventati i ziti... e neanche fatto a posta è calato il silenzio, soltanto si è sentito un ...mmmmm... tra boccone e boccone! 














SECONDA PARTE.... {risotto}


E non vi dico la bontà del sughetto avanzato!!! Tale e come ha detto la Dani nella loro ricetta,  ci si può condire qualunque cosa. E bene, io ci ho fatto un risotto, e che risotto...!



martedì 15 novembre 2011

FUNGHI ripieni

Premessa: ho una canne che mangia di tutto, e con questo non voglio dire che si pappa tutto quello che li dò da mangiare, ma voglio dire che mangia di tuttooo! Ha un devole per i Cd di ken shiro, le candele di ogni tipo ma meglio se sono profumate..., poi anche lampadine a basso consumo e telecomandi! Come fa, non si è mai saputo. I telecomandi sparivano davanti  ai nostri nasi e apparivano l'indomani, ma in forma di puzle, a pezzettini!
Ma qualche giorno fa si e "pappato" due schede SD della machina fotografica, ovviamente piene di foto...  
Così mi ritrovo senza un bel pò di ricette fotografate e per di più cucino la polenta tutti i giorni a posta per Frida, come indicato dalla nostra cara veterinaria... ho un cane polentone! 
E diciamolo, in questi giorni di lavoro intensivo non sono stata capace di spadelare e scrivere, lo sò, ho fatto male.
Ma mettiamo subito rimedio. Rifacciamo le pietanze fotografate, che tra l'altro erano di stagione, cominciamo con i funghi, (champignon in questo caso) una delle ricette perse tra le fauci del mio cane; facile e veloce da preparare.
Sono stati così sfiziosi che ci hanno sembrati pochi, la prossima volta ne preparo il doppio. 
Proprio così, eco che una ricetta che vale "doppio", VEGETARIANA e per di più GLUTEN FREE !





per 14 funghetti:
2 carote piccole
2 zucchine piccole
100g di formaggio a vostro piacere  (io tilsit ) 
formaggio grattugiato
olio extra vergine
sale

Lavare le verdure, pelare le carote e grattuguarle insiema alle zucchine. Saltarle in padella con dell'olio e un pizzico di sale fino che diventano morbidi e mettere da parte. Nel fratempo avremmo pulito i champignon e tolto il gambo, non tagliandolo ma tirandolo in modo di lasciare la testa del fungo vuota. In una fonte, con su della carta a forno, appoggiarci i funghi testa in giù, salare molto poco (io ultimamente ho la scimia del sale di ciprio affumicato) e riempire con un pezzetino del formaggio, coprire con un cucchiaino abbondante del preparato di verdure, spolvorare con il formaggio grattugiato e infornare, con il forno già caldo, a 180 ° per 20 minuti.
Vi posso assicurare che come aperitivo sono iresistibili ma fanno un figurone anche come contorno come acompagnamento a qualsiasi pietanza.



mercoledì 9 novembre 2011

Aztec spiced TRUFFLES



Ma che palle 'sto Paul... kuali iluichiuali Mapi!!







Non sono brava in lingue... di fatto si vede nei miei post! Scrivo cose che a volte sicuramente non si capiscono e con di quei errori ortografici che..... buuufff! 
Ma questa volta non è un errore, nessun sbaglio, i miei auguri di buon compleanno sono rigorosamente in lingua azteca (Nahuatl) per rimanere in tema con questa ricetta fatta a posta per la Mapi ! 
Una ricetta piena di tanto cioccolato, perché da quanto ho capito ne sei una patita; una ricetta presa di uno dei tuoi "miti" cioccolatier; una ricetta fatta con tanto amore! Perché ci vuole tanto amore e forza di volontà, per fare delle palline del genere e non cadere nella tentazione di assaggiare adesso un pò... e poi ancora un pò... ma la ricetta vuole che ci sia il peperoncino, e cara la mia Mapi, sono allergica e mi gonfio, altro che palline, sembro una mongolfiera! Il bello è che sono stata io a scegliere le Aztec spiced truffles, ero presa dal incanto dal cioccolato e collegandolo con il sud America da dove proviene, mi è sembrato naturale associarlo alle spezie... ma per niente mi è venuto in mente il chilli! 
E poi, sapessi che confusione, che via e va ci sono state, dentro la stalla delle renne...!?!!! 
Niente, alla fine mi ritrovo in frigo le palle piccantine di Paul, che grazie ai compagni di stalla sono riuscita a fare, seguendo la ricetta paro paro a quella del libro... e pensa che era in inglese! Fossi stata in Nahuatl sarebbe stata più facile! Mapi, ma te lo potevi scegliere un pò meno "complicato" 'sto maestro cioccolatier?! 

Besos e kuali iluichiuali Mapiiiiiiiiii!



per la ganache:
200ml di acqua
1/2 stecca di cannella
1/4 di cucchiaino di chili il polvere
1/2 cucchiaino di noce moscata grattugiata
75g di zucchero moscovado light
200g. di cioccolato 85%

Per la copertura:
50 g. di cacao in polvere
1 cucchiaino di cannelle
1/2 cucchiaino di noce moscata grattugiata
250g di cioccolato dark 70%

(dal libro Adventures with chocolate di Paul A. Young)



Mettere 200 ml di acqua in un tegame con la stecca di cannella, il peperoncino, la noce moscata e lo zucchero, portare ad ebollizione e fate sobbollire per 5 minuti. A Parte tritate grossolanamente il cioccolato, aggiungetelo all'acqua speziata e ammalgamare bene fino ad ottenere una crema liscia. versare in una ciotola e mettere da parte a raffreddare, poi in frigo per almeno 1 ora (così dice Young), o fino che la ganasce si è ripresa, ma io le ho tenuto per ben 5 ore per potere creare le "palline", che consiglio vivamente di fare con l'aiuto di un paio di cucchiaini, visto che con il calore delle mani la ganache si scioglie facilmente. Una volta fate le palle, passarle in frizer mentre preparate la copertura.

In una ciotola di medie dimensioni, unire il cacao in polvere e le spezie, mescolando bene.
Sciogliere il cioccolato e quando è a temperatura ambiente, sempre con l'aiuto di un cucchiaio, immergerle per poi passarle nella polvere di cacao speziata, appoggiarle su la carta a forno e riporle nel frigo toglierle pochi minuti prima di servire... sperando sempre di resistere a non mangiarle tutte! 




L'effetto è quello di mordere e sentire il croccante esterno per poi assaporare la ganache morbida dentro...mmm...! Vi assicuro che è proprio così, chiedete a mio marito... che mentre le ha assaggiato spalancava gli occhi!

Non è giusto, sono allergica al peperoncino, la prossima volta magari cambio il chili per il caffè?

sabato 5 novembre 2011

Petti di QUAGLIA fruttata

Questo è il risultato di una domenica pomeriggio, passato a fare la spesa insieme a mio marito.
Lui con il carrello ed io che svolazzo di quà e di là... (35 minuti nel corridoio delle verdure, fatevi un'idea...), poi lui con gli occhi a cuore che si ferma davanti alle quaglie e: "...me le cucini?"
Ha visto tropo masterchef, e poi, le quaglie non le ho mai cucinato. Ma c'è sempre una prima volta, come ci sono a volte anche i compromessi: "Io ti cucino le quaglie ma con la condizione che tu le pulisca..." e così mi sono ritrovata con 6 petti di quaglia già pronti, che molto abilmente mio marito si è fatto procurare dal macellaio.
Poi arrivati a casa mi sono buttata sullo schermo e chiesto aiuto ai pazzi scatenati in cucina che in questione di pochi secondi mi hanno fornito tante di quelle idee e suggerimenti  (st)repitosi che credo posso cucinare quaglie a vita! E al quanto importate i tempi di cottura, che anche di questo non ne avevo la minima idea! Ma dopo questa esperienza ce ne saranno altre, anche perche ho dato di nuovo la parola a mio marito... 
Grazie cuoche e "cuoco" gallatici! 
Vero che sembrano cuoricini? Chissà, magari per una cena a luci di candela o un San Valentino...



... allora, dalla lista degli ingredienti suggeriti (tanti) ho scelto:
1 cipolla
2 mele
5 chiodi di garofano
2 mandarini 
un bicchierino di liquore (io grappa al mirtillo)
un cucchiaio di miele
1 cucchiaino di burro
1 cucchiaino di zucchero di canna mascobado 
olio extra vergine q.b.
sale
6 petti di quaglia

Fare rosolare in una padella con del olio, la cipolla e una mela sbucciate e grattugiate e i chiodi di garofano. Lavare i petti di quaglia con dell'acqua fredda, asciugarli e spennellarli con del miele. Quando la cipolla e la mela cominciano ad essere morbide incorporare i petti e rosolarli per qualche minuto, poi versare la grappa, fare sfumare e cuocere ancora per altri 10 minuti facendo attenzione di non bruciarli, magari aggiungendo qualche cucchiaio d'acqua.
A parte, in un padellino, sciogliere il burro e aggiungerci un cucchiaio di zucchero e caramellare l'altra mela e i mandarini, pelati e tagliati a fette.
Quando i petti sono cotti (13/15 minuti) spegnere il fuoco, prelevare e tritare il sughetto di cottura, ottenendo così una cremina con la quale impiattare versado questa nel piatto, poi appoggiarci le fette di mela e mandarino e sopra i petti di quaglia.