martedì 26 luglio 2011

Soufflé glacé e un interrogante {? ...}

Quando vai a scuola c'e sempre un esame, prima di partire per le vacanze...  e questo mese di luglio, l'MTC  mi ha fatto veramente sudare, anche se questa volta, la nostra "Prof" Loredana, ci ha datto un compito nel quale non prevedeva l'accensione del forno!


Mettiamola così, non vado matta per i dolci, in speciale quelli freddi, di conseguenza la mia ignoranza sul tema mi porta a certe domande... ecco il perché del mio "Interrogante" al cioccolato, che corona il mio soufflé glacé, e mi chiedo: parfeit o semifreddo? Ma vuoi che a me, sembrano quasi uguali? (Tranne che per la scelta di come elaborare i tuorli…)
Ho sbirciato su la blogosfera e non ho trovato una risposta che mi renda le idee chiare.
Aggiungiamo poi, che non mi piace il gelato, ne la panna, ne la meringa! Si è capito adesso il perche della mia paura, dei sudori freddi e del"interrogante"? 
Io comunque, l'esame lo voglio dare, non voglio "bigiare" per una insicurezza. E pensare che il mio primo istinto è stato una meringa salata alla ricotta, con un ripieno di melone e speck! Peccato che poi, le mie buone intenzioni, sono finite dentro una insalata, che ho condito con i pistacchi... e sono stati proprio loro, i pistacchi, ad accendermi la lampadina! 
E allora niente paura e dolce sia! 
Soufflé glacé con crema di pistacchi e pezzetti di fondente al 80% di cacao, magari anche appoggiato su una base di biscotto e un strato di cioccolato? Si, perché adoro gli strati!



E allora ci siamo: 
la meringa italiana è ok, facile per essere la prima (le meringhe mi hanno sempre spaventata). 
Montare la pana, che ci vuole? Niente. 
Ma la crema ai pistacchi? Ed è qui che ho cominciato a sudare... ma poi, mentre sbucciavo i pistacchi, mi è venuta in mente lei, la Crema Catalana. Beh, si, ho stravolto un pochino la ricetta originale di mia mamma, ma il risultato ci ha rubato il cuore!
-e andiamo avanti- perche dopo aver capito "cosa fare" c'è il "come fare" perche i Festucs (così si chiamano in catalano) si dovranno pure pelare! E ricorro a la tattica del nonno quando sbuccia le mandorle, che le scotta con l'acqua volente... ed ha funzionato. 
Ma sapete cosa vi dico, se li trovo, la prossima volta li prendo già pelati!


Per Il resto è stato più facile di quello che immaginavo e come al solito mi sono divertita e ho imparato, ma la cosa che più mi è sorpresa è che ho perso la paura alle meringhe! 
Il mio interrogante però {? ...} lo lascio lì.





Ingredienti per 5 bicchierini:
200 gr. panna montata
100 gr. cioccolato (80% cacao)
5 biscotti
30 gr. burro fuso

meringa italiana
3 albumi (100 gr. circa)
200 gr. di zucchero a velo
70 ml. acqua per lo sciroppo

crema catalana ai pistacchi
3 tuorli
3 cucchiai di maizena (o 3 di farina)
400 ml. di latte
scorza di mezzo limone
3 cucchiai di zucchero
70 gr. di pistacchi (senza guscio)




Per primo in assoluto, preparare i bicchiere dove servire il soufflé glacé foderandoli con della carta da forno (la carta deve oltrepassare di un paio di centimetri l'altezza del bicchiere), tritare i biscotti e amalgamarli con il burro fuso. Coprire la base del bicchiere.
sciogliere 70 gr. di cioccolato e fare un altro strato sopra quello al biscotto, con quello che abbanza fare delle filigrane su dela carta a forno che una volta rafreddate sarano parte della guarnizione. E adesso la meringa. 
Montare gli albumi a neve e preparare lo sciroppo: zucchero a velo e acqua, fino che lo zucchero sia sciolto e si crei uno sciroppo non tanto denso, ma trasparente.
Riprendere gli albumi a neve e senza lasciare di sbatterli versare lo sciroppo a filo, proprio in mezzo alle fruste, così fino che il composto non si sarà raffreddato, poi mettere da parte in frigo.
Montare la panna. metterla anche questa in frigo.
Sbucciare i pistacchi, sbollentarli e pelarli. Asciugarli bene e tritarli tenendone da parte alcuno d'intero per guarnire.
Preparare la "quasi" crema catalana, mettendo il late in un pentolino con la scorza di limone e lo zucchero e fare andare a fuoco piano. Prendere i tuorli e scioglierli insieme alla maizena con un filo di late. Quando il pentolino sembra che stia per bollire versarci il trito di pistacchi e la cremina fatta con i tuorli, amalgamare bene e non smettere di girare  fino a quando non comincerà ad addensare ma senza mai fare bollire. Ritirare dal fuoco e far raffreddare.


Amalgamare la panna alla meringa insieme a un grattugiata di cioccolato e qualche cucchiaio della crema ai pistacchi. Riempire i bicchieri fino un paio di centimetri al di sopra di questi, (dove arriva la carta) e conservare nel frizer fino a quando non si saranno rappresi e si potrà svuotare qualche cucchiaiata del suo interno lasciando spazio per la crema. 
E di nuovo nel frizer fino a qualche minuto prima di servire, quando verrà riempito con la crema catalana ai pistacchi e sopra decorato con qualche festuc intero e un tocco di cioccolato... il mio interrogante {? ...} il quale non si è sciolto dal caldo ma ben sì dalla spiegazione di Alessandra (raravis)!




Ed eccola qui la mia versione del soufflé glacè di Loredana, e di questoMTC di giugno ...domande??????



venerdì 15 luglio 2011

Sorbetto VITAMINICO rinfrescante


... e ci vuole con queste giornate calde e afose! Non si riesce a dormire bene, e si è sempre più stanco. Magari non è così per tutti ma io no vedo l'ora di un pò di fresco, e visto che non arriva mi procuro questo sorveto di frutta frullata, un modo di nutrirsi e rinfrescarsi allo stesso tempo.
Da piccoli quando arrivava il caldo, l'appetito andava in ferie e così facevamo merenda con questi sorbetti golosi.
Queste vacanze (manca poco) non vedo l'ora di andare dai miei e viziare mio nipote, con frulati e tante coccole con la speranza che si ricordi di me e sentirli dire "zia Mai!"





(scatto per il contest FotograFOODiamo di Cucina Efficace)  



ingredienti:
600 g. di melone (già pulito) 
400 g. di pesche (già pulite)
1 yogurt bianco
3 cucchiai di zucchero
Lamponi, more o altri frutti di bosco per guarnire


In un frulatore  versare il melone una volta tolta la buccia e fatto a pezzi grossolani. Pelare le pesche togliere il nociolo e aggiungere al melone insieme allo iogurt e lo zucchero. Frullare!
Versare in un recipiente con coperchio e mettere nel congelatore per circa 2 ore. Lavare i frutti di bosco scelti e asciugare. Dopo di chè, passato il tempo, togliere dal frizzer e con una frusta manuale , sbattere il composto per farlo diventare cremoso. Servire in copette o bicchieri, guarnire e... mmmm....! Come essere bambini un'altra volta!

Il melone, ha proprietà dissetanti, diuretiche e rinfrescanti; e ci aiuta ad abronzarci visto il suo alto contenuto di betacarrotene! Poi ha fosforo,calcio ferro e potassio, vitamina A, B3 e C. 
Le pesche sono cariche di vitamina A, B e C e  betacarotene.








Con il primo scatto di questa ricetta partecipo al contest proposto da Archook per Cucina efficace "FotograFOODiamo"!!!!











Eco che questa ricetta la presento anche al contest di Gianni del blog "La mia cucina " per il suo contest de la cucina a prova di bambino . Questa è Preparata per loro!




mercoledì 6 luglio 2011

Bacala di bras o meglio {BACALHAU à BRAS}

Già... anche io ci sono cascata la prima volta che l'ho letto... non vuol dire alla brace ma proprio alla Bras. Dicono che questa sia una delle ricette, con il baccalà, più famose della cucina portoguese. Fu proprio il signor Bràs, ecco da dove proviene il nome, a inventarla nel suo piccolo ristorante del Barrio Alto a Lisbona.
D'altro canto il Bacalhau, secondo la leggenda, dicono che venga preparato in almeno 365 modi diversi, una per ogni giorno dell’anno! E ci credo, i portoghesi sono molto singolari e pieni d'inventiva,  me e sono accorta nei pochi giorni passati a Lisbona con le mie amiche, eccone qua sotto una piccola prova...





Anche noi in catalunya abbiamo una grande tradizione di piatti con il baccalà, ma niente a che vedere con le centinaia del Portogalo! Chissà, magari quando finisco quelle portoghese comincio con quelle catalane... ma mi sà che postarle tutte le 365 potrebbe diventare un'odissea...! 
Comunque cominciamo dall'inizio ed ecco a voi quella che ritengo la prima, quella del signor Bras.



ingredienti per 4:
400g. di baccalà messo in ammollato 
600 g. di patate
5 uova
2 cipolle 
1 spichio d'aglio
3 cucchiai d'olio extra vergine
Olio per friggere
prezzemolo
sale e pepe q.b.
olivenere

Lavate bene il baccalà sotto il getto di acqua fredda, scolare e togliere la pelle, sminuzzarlo togliendo bene tutte le spine.
Lavare e pelare le patate, tagliarle a striscioline molto sottili (tipo paglia).
Pelare e tagliare le cipollea striscioline molto fini. Pelare l'aglio e privarlo dell'anima centrale, e tritarlo. Io l'ho ridotto a poltiglia. 
Scaldare dell'olio in una padella e frigerci le patate fino che cominciano a essere dorate. Scolare su della carta assorbente.
In una casseruola con l'olio di oliva,cuocere l'aglio e le cipolle e quando queste cominciano ad essere trasparenti si aggiunge il baccalà. Il tutto va mischiato e girato con un mestolo di legno. Cuocere per alcuni minuti a fuoco basso. Mentre sbattere le uova con un pizzico di sale e pepe (attenzione a dosare il sale, assaggiare il baccalà per regolarci).
Aggiungere le patate nella casseruola, amalgamare e versarci le uova sbatute e girare con atenzione sino a cuando il tutto abbia un aspetto cremoso. Si serve ben caldo decorato con delle olive nere e fette di pane... per fare la "scarpetta" chiaro!



martedì 5 luglio 2011

La TORTA della MAMMA e il giveaway diarabafelice

Proprio così. Questa potrebbe essere la torta di tutte le mamme!
E' una di quelle torte che facevo insieme la mamma come fosse un gioco: 
-dai, riempi il vasetto di yogurt con la farina. Ancora un'altro, un altro ancora.
 E adesso riempilo di zucchero, ancora un pò... l'olio meglio faccio io... adesso puoi aiutarmi a miscolare, un pò te un pò io..."
Ed ecco che quando l'ho vista postata da Stefania di arabafeliceincucina  mi sono affiorati tanti di quei ricordi che da tempo tengo chiusi tra la mente e il cuore, lì, nella gola, e che urlo una volta l'anno, tutte le estati quando vado al mare dai miei, ma li urlo piano, non fosse caso che se ne andassero per sempre...

Questa torta la voglio presentare al primo giveaway di Stefania. E' una di quelle torte semplicemente buone, morbide e fresche che sanno di casa, che sanno di amore! 
Riporto qua sotto, la ricetta e le dosi di arabafelice soltanto con una modifica. Come faceva mia mamma ci aggiungo 3 cucchiai di liquore di anice invece della vaniglia. Da piccola non la ho visto mai quando ci versava il liquore, lo faceva di nascosto, per non farci vedere dove erano le bottiglie per i grandi... ma adesso, che sono abbastanza grande, l'anice lo metto pure io! E anche mio papà, adesso che mia mamma non c'e più, fa questa torta, e di anice ne mette più di 3 cucchiai, ne sono convinta! Ma dovete vedere quanto la fa enorme, chissà le dosi che ha "perfezzionato" in questi anni...! So però che tante domeniche la prepara e la porta a mio nonno, suo suocero, se questo non è amore...?!

ingredienti per la torta di yogurt della mamma (arabafelice ):
un barattolino di yogurt bianco naturale
un barattolino e mezzo di zucchero
3 barattolini di farina
un barattolino d'olio di semi
3 uova intere
una bustina di lievito
3 cucchiai di liquore di anice (modifica mia, invece della vaniglia)
due dita di latte
zucchero semolato extra, per la copertura
Mettere lo yogurt in una ciotola e tenere il barattolino vuoto come misurino. Aggiungere allo yogurt tutti gli altri ingredienti tranne il latte e il lievito, mescolando con un cucchiaio di legno, oppure con delle fruste. Mettere il latte in un bicchiere e sciogliervi la bustina di lievito girando continuamente con un cucchiaino, appena diventa spumoso e tende a crescere versarlo nell'impasto e girare molto bene con un mestolo. Versare il composto in una teglia imburrata e infarinata ( o coperta con carta forno) e spolverizzarlo con abbondante zucchero semolato, che in cottura si alzera' leggermente formando una crosticina buonissima. Cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi per circa 45 minuti.