sabato 11 aprile 2015

Frittata di COLITX per tornare alle origini...


... si, tornare alle origini e fare scoperte ogni giorno, senza andare più lontano del giardino di casa...
Oltrepassare l’albero dell’amore, quello con dei fiori viola acceso, e cinque metri più in là, sedersi sotto l’ombra di un nespolo quasi centenario, ad ascoltare storie di famiglia.
E' qualcosa che non ha prezzo!

Ho scoperto che il mio bisnonno, un uomo minuto ma forte, figlio di picapedrers (scalpellini), aveva un dono che andava oltre al police verde! 
Curava i suoi pezzi di terra come se di un giardino regale si trattase. Non c’era diferenza tra orto e giardino perche erano talmente disposti e ben curati che le rose e le peonie facevano di cornice alle le viti di passito. I peschi, mandarini e ciliegi facevano strada a filiere di pomodori, melanzane e zucchine, tra tante altre piante.
Fu lui, l’avi xic, (così lo chiamavamo perche era minuto di statura) che insegno a mia zia ad andare a cogliere il colitx, pianta selvatica di grandi proprietà e di sapore delicato. Per me è stato una prelivata sorpresa!!!

Così, dopo colozzazione, mia zia ed io siamo andati alla ricerca di questa pianta e quello che fino adesso credevo fosse un erba qualunque, ho scoperto quanto sia una fonte meravigliosa di vitamine e allo stesso tempo bassa in carboidrati cosa che lo converte non solo in un aleato della linea ma da una mano anche all’intestino visto l’alto aporto di fibra che contiene....!







Pensate, vengono paragonati agli spinaci o le coste come consistenza e sapore, ma mio parere sono molto più buoni e delicati!
Questa volta ve li propongo in modalità frittata, ma non è detto che sia l'unico modo da provarli, peerche sono deliziosi anche come in insalata! 
Insomma, una grande pianta!



Frittata di COLITX
per tornare alle origini...



Ingredienti per 2:
colisos *
3 uova (di gallina senza gabbia)
sale e olio evo qb

Lavare minuziosamente il colitx, almeno per tre volte, di qui la prima con un cucchiaino di bicarbonato nell'acqua fredda, lasciandolo a bagno per qualche minuto. Poi sciaquare altre due volte, così dobrebbe bastare**.



Sbolentarlo per un paio di minuti in una pentola con dell'acqua bollente salata. Scolare bene e farli saltare in padella con dell'olio evo. 
A parte in una ciotola, sbattere le uova con un pizzico dei sale. Versarci i colitx una volta saltati, e amalgamare.
Versare di nuovo il tutto in padella e cuocere, prima da un lato, poi girare e cuocere dall'altro. Servire calda o fredda, è stupenda in tutti modi!!!




note:
La quantità non saprei dirla esattamente, più o meno quatro pugni ben pieni, tenendo in conto che come la maggior parte delle verdure di foglia verde, si riduce di volume una volta cotta.

** Racomando vivamente conoscere il posto dove si vanno a raccogliere qualsiasi tipo di erva di campo. Dovete essere sicuri che è un posto dove non transitano animali e dove non ci si abbia trattato il pratto con dei prodotti chimici. Ho saputo che tante persone lo coltivano nel terrazzo  o nell'orto di casa!

1. Si usa mangiarli sia cotti unendoli a zuppe o altri guisi vari, anche crudi in insalata.

2. Il nome di questa pianta è Silene vulgaris, dal latino Silene proviene da  Silè personagio della mitologia greca che viene sempre rapresentato con una panza grossa e gonfia ed è questo che ricoda i fiori di questa pianta. Cresce nei campi ed è abituale racoglierla in primavera anche se fiorisce da marzo a ottobre. Si mangia la parte verde non fiorita. Per non conoscerla ne averla mai assagiato fino adesso, mi ha sorpreso la quantità di nomi che riceve questa pianta!
In catalano:
colitx, colís, colissos, coniell, coniells, conillera, conillets, conillets de bancal, conillets de marge, conillets de pastor, conillets dels petets, conillets sense ulls, herba dels pets, esclafidors, escruixidors, herba petosa, espetegueres, patacs, pets, petadors, petapetons, petets, pets de llop, trons, tro, xiulets, xiulets de lladre, cruixideres, conillets dels petets, Alegret, banya de cabra, botets, campanetes, cascavells, verdura, curibells 

In castigliano :
acoletas, alcadicea, alcaducea, alcanducea, alcandueca, alcoletas, ben blanco, berza, berzuela, blanca, botello, bragas de cuco, calzón de cuco, carnicuela, carnihuela, cascabelillo de Canarias, cebolla, churriana, cluxidera, cohetes, coleja, colejón, colellas, coleta, colleja, colleja común, colleja fina, colleja marina, collejas, collejas de España, collejas finas, collejicas finas, collejón, conehera, coneja, conejera, conejeras, conejina, conejinos, conejito de campo, conejuelas, coneles, conillets, cornagüela, cornahuela, cornihuela, cuetes, cunillos, estallaores, farifuelles, farolillos, hierba conejina, hierba de los truenos, manzana de cuco, manzanillón, petardos, pistones, polemonia, polemonio, raíz blanca, restallones, restallos, restralleta, restralletas, restrallete, restrallos, restrallón, roya, sanjuanines, santibañes, silena, tirabeques de la esperanza, tirapeoh, tiratiros, tracabols, trisco, triscos, truenos, verderuela 

4 commenti:

  1. Bella Catalana mia, che magia leggere questo tuo post proprio oggi. Questa sera partiremo per Thiviers e cominceremo, ma non diciamolo ad alta voce, a dare inizio al nostro sogno di coltivare il nostro cibo. La mia intenzione è proprio quella di coltivare l'orto e il frutteto insieme, seguendo l'esempio di Madre Natura che crea intere foreste di piante estremamente diverse tra loro e che, se non disturbate, sanno trarre vantaggio le une dalle altre. Ancora una volta una commovente connessione con la tua famiglia...sarà solo una coincidenza?....o è davvero magia?....un abbraccione a te e al Cozzaro: la prossima frittata di silene la farò pensando a voi....

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  2. ma dai! Li coglievo nei prati con mia nonna da bambinissima perchè mi divertivo a fare "scoppiare" i fiori premendoli... Adesso non ricordo lei come li chiamasse... mannaggia!

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  3. Non sono una grande conoscitrice delle erbe spontanee, anche se le adoro. Questa frittata dai sapori di casa e di famiglia mi piace ancora di più. Un bacione!

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  4. La silene l'ho vista spesso nei prati, ma non so se è proprio quella di cui ci parli e tanto meno ho mai pensato a coglierla per usarla in cucina! E invece mi sembra che la tua frittata sia molto appetitosa! Besos

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