venerdì 25 settembre 2015

I CROISSANT curcumesi ai semi

anche se inizialmente il titolo di questo post era tut'altro...

"io le corna? 
Si...!!!! Ma salate, da tutta la vita!"


...e bene, il cozzaro ha arrufato il naso, dicendomi che NON era tropo d'acordo, che era un titolo non tanto addato.... bla, bla,bla...

Al che io ho risposto: e che te lo faccio a chiedere? Daltronde il blog è mio e ci scrivo io,, epure anche male, lo so.! Ma so anche che voi avete una pazienza infinita. Ma oggi va così. Ho le corna girate, per dire... cominciando dal mattino che mi sono alzata in ritardo, dovendo fare una corsa da olimionica per non perdere il trenno, (la faccio tutte le matine e pure vi assicuro che quello che non perdo è il peso...n) il treno però a volte si... e allora?
Mi potrò consolare con mezzadozzina di croissant farciti? Salati ovviamente!
Perché sapete, mi è venuta il dubbio che L'MTC non vuole che perda un grammo, mi vuole curvi cosi come sonno. E  sopratutto la nostra Lou, (che ho sempre creduto fosse un nomignolo francese), che ha voluto farci conoscere i croissant proponendoli per questa 50essima sfida dell'MTC!!!
Siiiiii!l La cinquantessima, e si fa presto a dirlo... più che a farlo. Perche con questi croissant ci sono stata dietro 31 ore. E non scherzo. Ma l'ho presa con ottimismo e ho approfittato i tempi "morti" per fare altre cose, mentre loro lievitavano... e ce n'è voluto!
Poi ho capito che una delle ragioni era senz'altro la temperatura che c'era dentro casa, tipo polo nord
Ma n'è balsa la pena e come! Grazie Lou, ho sfornato dei croissant proprio come piacciono a me burrosi e salati! Proprio al contrario di quando ero piccola, che mi facevo passare per una bambina povera, dicendo agli altri bambini che i miei genitori non potevano darmi la merenda. In questo modo mi procuravo grandi abbuffate di merendine e dolci, ma sopratutto i croissant al cioccolato di quella bimba chiamata Gemma, la quale dopo è diventato la mia migliore amica! A costa della grande vergogna passata da mia mamma quando la madre di questa viene a casa nostra per vedere il grado di povertà.... e trovassi davanti a una bimba malata perennemente di acetone!!!!

Adesso quella bimba non sa cosa sia l'acetone, ed è passata da essere un scheletro a una donna curvi! Che va pazza per tutto quello che è salato.



I CROISSANT curcumesi ai semi 
farciti con salsa di carote e salsa di avocado, 
melanzane grigliate e soncino


E questa volta ho avuto delle cabie che non sono di famiglia, che possono testimoniare come erano, anche a distanza di due giorni dopo essere stati  sfornati. Vero Vanna e Caterina



Ingredienti per 10 croissant:

325 g farina 00, W300-330 meglio, se non possibile W350
75 g di farina integrale
220 ml latte
40 g burro ammorbidito a temperatura ambiente
30 g zucchero
4 g lievito di birra istantaneo
10 g sale
4 g aceto di vino bianco

200 g burro per sfogliatura
semi di sesamo e lino qb



(preso paro-paro da qui, dove senz'altro vi consiglio di passare a visitare, troverete tutte le spiegazione dettagliatissime non che dei video, sugeriti di Lou, se poi andate qui trovate una innografia fatta della meravigliosa Daniela di acqua e menta, che può salvarvi la vita, come è stato per me!)

In una ciotola sciogliete lo zucchero ed il sale con il latte e l’aceto.
A parte setacciate le due farine con il lievito di birra istantaneo.
Unite il burro, gli ingredienti liquidi a quelli secchi fino ad ottenere un impasto grezzo.
È importante che l’impasto non venga lavorato eccessivamente, in modo da evitare di sviluppare la maglia glutinica. Se ciò dovesse accadere vi ritrovereste con un impasto troppo forte che si strappa durante la fase della sfogliatura.
Formate un quadrato e avvolgetelo in pellicola alimentare. 
Fate riposare il panetto in frigo per 6 ore e se notate che l’impasto lievita dopo un paio d’ore sgonfiate l’impasto.

Poco prima di tirare fuori l’impasto preparate il panetto di burro schiacciandolo tra due fogli di carta da forno come mostrato nei video. Rimettete il panetto di burro nel frigo mentre stendete l’impasto.

Stendete l’impasto a circa 6 mm di spessore facendo in modo che sia largo poco più del panetto di burro e alto due volte l’altezza dello stesso.
Mettete il burro su una metà e richiudetevi l’altro lembo sopra e procedete con la piega a quattro (come la foto qua sotto).
Mi raccomando, siate pazienti e per la stesura dell’impasto, soprattutto la cosa di schiacciare con il matterello è importante, perché così non rischierete di strapparlo. Avvolgete l’impasto in pellicola alimentare e fate riposare in frigorifero circa mezz’ora.

Stendete il rettangolo, avendo cura che la piega sia alla vostra destra, tirandolo ad una lunghezza corrispondente a tre volte il lato corto e fate di nuovo una piega a quattro.
Avvolgete in pellicola alimentare e fate riposare in frigorifero circa mezz’ora. Ripetete la piega a quatro e il riposo in frigo. Se fa eccessivamente caldo fate riposare 15 in frigo e 15 in freezer.

Avvolgete in pellicola alimentare e fate riposare in frigorifero circa mezz’ora. Ripetete la piega a quattro e il riposo in frigo. Se fa eccessivamente caldo fate riposare 15 in frigo e 15 in freezer.

Fuori dal frigo dividete l’impasto in due e stendete le due porzioni ad una dimensione di 26 x 34 cm e uno spessore di circa 3-4 mm ciascuna. Il piano di lavoro deve essere infarinato a sufficienza, ma non esagerate!
Sbattete l’impasto sul piano di lavoro due volte, per favorire sfogliatura, dopodiché tagliate dei triangoli dalla base di 11 cm circa (usate un coltello molto grande e affilato tipo da macellaio).


Fate riposare i triangoli per 20 in frigo prima della formatura.
Fuori dal frigo stirate leggermente la punta dei triangoli, praticate una piccola incisione in mezzo alla loro base e arrotolate con delicatezza i lembi senza premere né stringere troppo l’impasto.

Se fate i croissant la sera per il mattino lasciateli lievitare sulla teglia per un’ora, coperti con pellicola alimentare, dopodiché metteteli in frigo per tutta la notte.
La mattina tirate i croissants fuori dal frigorifero almeno due ore prima della cottura, spennellateli con dell’uovo sbattuto e passato attraverso un colino a maglia fitta muovendo il pennello dal centro del croissant verso l’esterno per evitare che l’uovo faccia attaccare gli strati della sfoglia e copriteli con pellicola alimentare.
I croissant vanno lasciati lievitare a temperatura ambiente almeno due ore, con il caldo agostano, probabilmente in settembre saranno necessaire tre ore, (ecco a me ce ne sono volute più di 6) dopo di che sono pronti quando tremano un po’ come un budino quando la teglia viene leggermente scossa (non esagerate, dopotutto non vorrete mica compromettere la lievitazione!).
Se volete cuocerli il giorno stesso disponete i croissant su una teglia da forno coperta con carta oleata, spennellateli l’uovo sbattuto, coprite con pellicola alimentare e lasciate lievitare a temperatura ambiente per circa 2-3 ore.
Prima di cuocere i croissant spennellateli nuovamente con l’uovo sbattuto e scopargeteli con i semi di lino e di sesamo. Preriscaldate il forno a 220° C per 5, cuocete per circa 10 dopodiché abbassate la temperatura a 200°C e cuocete ulteriori 10 o finché ben dorati. Fuori dal forno fate raffreddare su una gratella.







La farcia.... 
salsa di carote,salsa di avocado, melanzane grigliate e insalata (soncino)


Salsa di carote:
7 carotte
3 cucchiai di olio evo
1 cucchiaio di olio di sesamo 
1 cucchiaio di salsa di soya
1 cucchiaino di gomasio
1 cucchiaino di semi di sesamo

Lavate e sbucciate le carote tagliarle a dadini, mettete in un contenitore con coperchio e amalgamateci tutti gli altri ingredienti. Io faccio come se agitassi un cocktail con il rischio di non aver chiuso bene il coperchio e spatasciare in giro carote e salsa unta ovunque! 
Per tanto fate come vi sia più comodo, l'importante è condire bene tutto e far marinare per una notte in frigo.
L'endomani passate nel robot o tritatutto fino ad ottenere una salsa fibrosa ma non tanto, di consistenza abbastanza morbida per essere spalmata.
Se conviene aggiungete un cucchiaio d'acqua, ma fatte attenzione perché potrebbe risultare tropo acquosa. In quel caso passare per un colino.
Si conserva in frigo coperto 2 o 3 giorni, più non vi saprei dire, non faccio mai in tempo a comprovarlo...

Salsa di avocado:
1 avocado maturo
2 cucchiai di succo di limone 
sale qb

Tagliate l'avocado a meta, togliete il nocciolo e ricavate la polpa con un cucchiaio. Metete in una ciotola e cospargete con il succo di limone, condite con il sale e aiutatevi con una forchetta schiacciando fino ad ottenere una salsa a vostro piacere, più o meno liscia.

1 melanzana grande e soncino qb
Lavate la melanzana e fate delle fette  alte un centimetro più o meno. Cospargetele con un pizzico di sale e grigliate da ambe lati finche diventano morbide. Se preferite aggiungete qualche goccia d'olio. Io non l'ho fatto, ho delle padelle quasi magiche dove non serve ungere nessuna aggiunta di grasso.

Aprite i croissant per il lungo (ovvio) e farciteli con uno stratto di salsa di abocado, poi le fette di melanzane grigliate e poi la salsa di carote, qualche foglia di sondino e chiudete.
Poi mordete, mi saprete dire... 


E rimasto chiaro che a me i croissant non piaciono dolci, ma salati? Al massimo vuoti ma senza nessuna roba dolce sopra, ma si quelli burrosi che non si devono tagliare perché è un peccato, perché secondo un mio rituale vanno strappati, e mentre tiri di una delle corna parte dell'interno segue come per arte di magia, lasciandoti scoprire quel anima fragrante e profumata. Ecco questo gesto per me è irresistibile!


Un gesto che facevo tutte le mattine o quasi, quando mio padre andava in paese a comprarci i croissant:
- nena, uno per te e l'altro per Luki-luke e la Mica, perché li ho abituato tropo bene e adesso tutte le mattine non aspettano altro!  (Luki-luke e la Mica erano i cani di mio padre)



Ed eccoli 31 ore dopo! Pronti pronti per la 50essima sfida del MTC! 
I miei primi croissant per una anno giubilare che si prospetta assai movimentato!
E un ringraziamento mega a Lou che ha messo in giocco una sfida fantastica!!!!

Dateci dentro giudici... sono sicura che tra tutto questo burro, 
e tutte le pieghe di questa sfida il croissant perfetto ci sarà!!!







domenica 13 settembre 2015

Il "GIALLO" della TARTARE vegana (seconda parte)

Giallo come la curcuma...
Giallo come il pantone 123 C...
Gialli per il quali vado PAZZAAAAA!!!!

E adesso è subentrato quest'altro giallo... quello della zucchina misteriosa!






Queste zucchine mi hanno rapita dal primo istante che le ho viste, tanto come mi può rapire il fatto di aprire un libro giallo, fatto bene, e scoprire quella irrefrenabile voglia di andare fino in fondo per sapere chi ha ucciso chi!!
Ecco queste zucchine hanno avuto lo esteso effetto... viste, comperate, cucinate e assaggiate in diversi modi, fino a capire che hanno un sapore ibrido tra zucca e zucchina... più dolci, con una polpa più croccante e meno acquosa e anche abbastanza toste, ma perfette per farci una tartare!






Ingredienti per 2:
1 zucchina gialla
1 zucchina verde
1 gambo di sedano tenero 
1/2 avocado
1 pera

3 cucchiai di succo di limone


per la vinaigrette:
3 cucchiai d'olio evo
1 pizzico di curry
1 cucchiaino di sciroppo di agave
1 cucchiaino di martini bianco
2 cucchiaini ci aceto di mele
sale qb

Lavate bene la pera, sbucciatela, fatella a dadini e versate in una ciotola. Fate a dadini pure la polpa del mezzo avocato e aggiungete assieme alla pera. Bagnate con 2 cucchiai di succo di limone, in questo modo non si ossidano e non anneriscono.
Lavate per bene le zucchine e il sedano, asciugateli e fattele a dadini. Versateli nella ciotola dando una mescolata leggere e conservare nel frigo.
Nel frattempo preparate la vinaigrette sciogliendo il sale e il curry nell'accetto e il martini mescolandoli bene. Aggiungete lo sciroppo d'agave, sempre mescolando, e per fine l'olio evo. Amalgamate bene tutto e condite la tartare. Mescolare delicatamente, coprirla e conservare in frigo per una trentina di minuti prima di servire, in modo che gli ingredienti si insaporiscano.



note:
1. La resa di questa tipologia di zucchine mi ha conquistato. Stupende sia crude che nel risotto, e pure saltate in padella e anche nel wok con gli spaghetti di riso.
Peccato che siano difficili da riperire visto la difficoltà nella sua raccolta, dovuto al tipo di pianta, ingarbugliata e spinosa. Animo vivamente i coltivatori di questo meraviglioso ortaggio di tenere duro e non lasciare perdere il loro coltivo!
Vi consiglio senz'altro, di prenderle se vi capitano a vista.

2. Questa è la seconda tartare vegana che posto, (qui la prima) e a ime me ne pento di non averne postato altre, perché sono veramente facili da fare e stupende per l'estate. Peccato che ormai il caldo stà finendo...




venerdì 11 settembre 2015

MELANZANE al forno

Come cucina le melanzane Flora, non le cucina nessuno!

Non esagero. Anche se ho un devole per questa donna, con la quale ho legato dal primo giorno che ci siamo viste, tanto è che ci siamo adottate avvicenda.
Siamo una copia stranna, una Foggiana e una Quintinenca! Veniamo di posti lontani e diversi e ci siamo trovate per caso, o almeno così poteva sembrare... ma in realtà siamo unite da un qualcosa che va più in là degli idiomi e degli stati... lei sarà sempre Flora, la mia zia pugliese, ed io Mai la sua "piccolina" catalana... (così mi chiama anche se lei è minuta ed io ne faccio due di Flora!!!)

Dovete sapere che questa dona è capace di fare meraviglie con le melanzane, poi è uno degli ortaggi che io preferisco, e sopratutto vado pazza con le sue melanzane al forno.
Vedrette, potresti pensare che non sono niente di chè e per di più facili da preparare! Ed è vero, ma credetemi lei ha un tocco speciale. Ormai lo sa che ne sono guiotta e quando rimango a dormire da lei me le prepara sempre ed io sono la donna più felice al mondo, mi passa tutto... anche il mal umore!
Grazie Flora, e questa volta mi sono venute decenti, quasi, e dico quasi uguali a le tue, perché uguali è impossibile.


MELANZANE al forno*
con parmigiano e caperi 





Ingredienti per 4*
2 melanzane belle sode
50 g di parmigiano
30 g di pane gratuggiato
1 presa di capperi (una decina più o meno)
2 cucchiai di prezzemolo fresco tritato
olio evo pb
1 pizzico di sale grosso

Potete farle in due modi, come preferite: con o senza la buccia, ma in ogni caso lavatele bene le melanzane. Io questa volta le ho sbucciate. Fatele a fette per il lungo, da un centimetro e poco più di spessore, meno no.
Disponetele su una teglia, ricoperta con della carta da forno e con un coltello incidete, su ogni fetta, dei tagli sia in verticale che in orizzontale a modo di reticola. Questo farà che gli aromi e i condimenti penetrino meglio.
Annaffiate con un filo d'olio e condite con il parmigiano. 
In un mortaio pestate il sale assieme i capperi e poi amalgamateci il prezzemolo tritato, cospargere questo pestato sulle melanzane, spolverate  con del pane grattugiato e Annaffiate ancora con un filo d'olio.
Infornate a 180° e quando sono bionde (vedessi foto) sono pronte. 




note:
1. Per capperi ho usato quelli piccolini sotto sale, per quello sono stata attenta ed ho aggiunto poco per pestarli.

2. Importantissimo! Quando sono cotte e dorate, come nella foto, non lasciatele nel forno come ho fatto io altre volte.... sai, la teglia calda sul piano di lavoro o in giro da fastidio... non lo fate, se le lasciate dentro si seccano con il caldo e non rimangono morbide e succose come devono essere!
Per tanto toglietele e lasciatele raffreddare fuori.

3. Mi spiace per la assenza di foto, ma 


*Fatte molta attenzione, creano dipendenza!!!  Questa è la sola e unica ragione per la 
 scarsità di foto in questo post ... me le sono mangiate quasi tutte io prima che arrivasse il cozzaro a casa... occhi che non vedono...












sabato 5 settembre 2015

50 E NON SENTIRLE! IL GIUBILEO DELL'MTC!



Chi me l'avrebbe detto... tutto grazie a quei involtini di verza!
"...Una cuoca Verzatile e la sfida sulla Verza... e quando ci capita più?..."
Questo fu il primo comento di una tale Ale.... 


E questo fu il punto di partenza di questa specie di viaggio, culinario e stratosferico, che mi ha portato ad scoprire un mondo parallelo!!! 
Una specie di sliding doors... (tranne il fatto che non sono figa come la Paltrow), ma mi sento lo stesso fortunata perché ho scelto la porta giusta, e si... perché di cucine ce ne sono tante, di sfide e contest culinari pure, ma di comunity come questa dell'MTChallenge ce ne sono poche.... anzi mi azzardo a dire nessuna!
Qui sembra di essere in una scuola di cucina virtuale, interactiva, dove le ricette si condividono, s'imparano, si trasformano si GIOCCA!!! 
E anche se si ride e si scherza (in primo luogo di noi stessi) il lavoro duro c'é e si vede, e allora ce lo meritiamo, e come, questo GIUBILEO! Sara un anno di festeggiamenti, perché non è da tutti arrivare alla CINQUANTESIMA SFIDA, quasi senza renderci conto. 
Il bello è che "queste 50" non ci pesano, ma bensì ci hanno fatto crescere... ecco, magari anche un po' lievitare, sui fianchi e sull punto vita, ma d'altronde mediterranei siamo! 
E come tali, ci piace magnà e cucinà ma sopratutto la buona compagnia, e come la di questa comunity non la troverete da nesun'altra parte. 
Qui ci sono persone che valgono il loro peso in zaferanooooo!!!!  E senza le quali io non avrei mai fatto, detto ne assaggiato centinaia di cose meravigliose!
Perché qua amici, s'impasta (con le unghie senza smalto). 
Qua gli stampi, non sono sempre a forma di cuore, e s'impara a chiamare le ricette con il proprio nome! 
Qua siamo capaci di passare delle ore davanti al forno acceso, in pieno estate, godendo la diretta della lievitazione... 
Qua sforniamo pazzie che profumano di bontà!
Qua... mi trovo come a casa! E un Grazie è il minimo che posso dirvi!

p.s.:  ... anzi no!!! Ricordate che a volte, da un semplice uovo, ne possono nascere grandi cose, non importa quanto sia piccola la tua cucina, l'importante è metterci il cuore ma anche la testa, e la conferma di questo è l'MTC!